Gigli di Sant'Antonio |
Il giglio (Lilium) appartiene alla famiglia delle Liliaceae, è originario dell’Europa, Asia e Nord America; sono oltre 80 specie perenni e la loro coltivazione risale a più di 3500 anni.
Le piante variano in altezza da 80 cm a 2 metri e sono utilizzati anche come fiori da recidere; la loro coltivazione è varia in quanto possono essere piantati in giardino a gruppi o solitari, fra gli arbusti, nei giardini rocciosi o essere semplicemente posti in un vaso sul nostro balcone; vanno messi a dimora nei mesi che vanno da ottobre a marzo in posizione a mezzombra al riparo dai venti; crescono bene nei terreni acidi, solo alcune varietà sopportano i terreni calcarei tra queste ricordiamo il Lilium candidum e il Lilium Henryi, comunque nell’acquisto fatevi consigliare dal vostro vivaista.
In attesa che il mio giglio fiorisca |
In molte specie di gigli la moltiplicazione avviene naturalmente in quanto producono due o più bulbi ogni anno che andranno ripiantati; se invece li seminiamo dobbiamo procedere nei mesi di settembre-ottobre usando delle cassette, quando le piantine saranno abbastanza cresciute potranno essere piantate a dimora mantenendo una distanza di 12 cm da pianta a pianta.
Le foglie di questa pianta si presentano lanceolate e disposte intorno ad un fusto eretto formando quasi un palco; i fiori bianchi, profumatissimi, a forma di calice fioriscono in giugno-luglio, si presentano con tre petali e tre sepali (foglie modificate che fanno parte del calice), spesso formano gruppi di numerose infiorescenze; abbiamo detto che il fiore è bianco ma se ne possono trovare anche di diversi colori, il profumo è sempre lo stesso; tra i bianchi menzioniamo il tipico Giglio di Sant’Antonio (Lilium candidum) le cui corolle bianche hanno un profumo intensissimo.
1^ Foto: www.omero.it
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