"Quando infine ho trovato il tempo di guardare dentro il cuore di un fiore,
mi si è spalancato un nuovo mondo...
come se si fosse aperta una finestra
per far entrare il sole."

(Principessa Grace di Monaco)

martedì 22 marzo 2011

QUANDO UN ALBERO MUORE

Alberi: respiro del Mondo

Due alberi di ciliegio, uno molto vecchio e l’altro più giovane, conversano tra loro:

Il primo a parlare è l’anziano albero che si rivolge al suo giovane vicino:

- Sai, ti ho visto piantare accanto a me ed ho seguito giorno per giorno la tua crescita.

- Sono felice di aver raggiunto quasi la tua altezza; prima quando ero alto appena qualche palmo, sentivo gli uccellini cinguettare sui tuoi rami, il pigolio dei nuovi nati… e ti ho invidiato.

- Invidiato! Perché?

- Avrei voluto anch’io sorreggere tra i rami un nido; proteggere tra le mie fronde i nuovi nati; ma gli uccelli sembravano non vedermi, soltanto qualche piccolo che tentava il primo volo a volte cadeva tra i miei rami.

- Anch’io quando ero giovane come te, ho desiderato la compagnia degli uccellini, ma ora sono vecchio e malato, vorrei tanto vedere una nuova gemma spuntare dai miei rami per sapere che ancora non è giunta la fine; ma le primavere passano una nuova è alle porte ed ancora nessuna gemma è sbocciata…

- Ma che dici? Ora che finalmente ti ho raggiunto pensi alla morte invece di farmi buona compagnia? Ti sono forse antipatico?

- No, non mi sei antipatico e vorrei tanto poter restare, perché ricordati che noi siamo il respiro del mondo e se un albero ancora in buona salute viene tagliato è un male perché per ogni albero che muore la Terra perde un po’ di salute. 

Ma io sono malato e chi mi dovrà tagliare, pensando al bene dell’aria che ci circonda, ha piantato te; non sarai comunque solo perché quanto i tuoi rami cresceranno di più raggiungerai quella finestra che ti sta di fronte ….. la vedi?

– Sì, ebbene?

– Là dentro ci sono due bambini, ti faranno compagnia con le loro voci, giocheranno con te nascondendosi tra i tuoi rami….

L’albero giovane lo interrompe:

- Guarda, c’è il nostro padrone che si avvicina con un altro uomo… chi sarà e cosa portano in mano?

-  Il nostro padrone è con un amico che porta una sega meccanica, la conosco perché l’ho vista altre volte e credo di sapere a cosa servirà.

Albero tagliato
I due uomini si avvicinano al vecchio albero e dopo averlo assicurato ad una fune iniziano a segare.

L’anziano albero si rivolge al suo piccolo amico: - La mia fine è prossima, ma se il mio legno sarà utile a qualcuno, anche solo per scaldare un focolare, sarò felice della mia sorte, tocca a te ora prendere il mio posto ed accogliere i nidi perché la primavera è prossima; ma soprattutto non dimenticare che il tuo verde, il tuo respiro, il tuo vivere per tanti anni sarà una piccola parte del polmone del Mondo! 

Con un tonfo, senza un gemito, il vecchio albero cade a terra, i suoi rami sembrano tendersi ad abbracciare il cielo.
      
(F.B. settembre 1965)


La 1^ Foto dell'articolo è stata realizzata da: Trinity
La 2^ Foto è stata realizzata da: Cmdr Gravy

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