"Quando infine ho trovato il tempo di guardare dentro il cuore di un fiore,
mi si è spalancato un nuovo mondo...
come se si fosse aperta una finestra
per far entrare il sole."

(Principessa Grace di Monaco)

domenica 13 marzo 2011

C'ERA UNA VOLTA UNA ROSA

Fata dei Fiori

C'era una volta una rosa nata in un bosco tra alberi e cespugli.

Non aveva le spine e non sapeva come difendersi dalle insidie degli animaletti che spesso la tormentavano.

Un giorno la rosa era molto triste e per sfogare la sua malinconia, si mise a piangere.

Proprio in quel momento passava Fiorellino, la fata dei fiori, vide la rosa che piangeva e turbata da quelle lacrime, si chinò amorevolmente su di lei: "Rosellina perché piangi? ti hanno fatto del male?".

La rosa smise di piangere e la guardò meravigliata: "Chi sei bella signora bionda che mi parli con dolci parole?".

La fata carezzò con mani leggere la tenera corolla di petali: "Sono Fiorellino, la fata di tutti i fiori..., ma dimmi perché piangevi?".

La rosa chinò la corolla verso terra e pianse di nuovo: "Se tu sapessi!".

- "Dimmi, cos'è che ti tormenta?".

- "Un bruco si arrampica ogni giorno sul mio stelo per mangiare i miei fratellini boccioli, vorrei poter impedire a loro di morire, ma il buon Dio non mi ha dato gambe per correre e fuggire il pericolo, né ali per volare via dalle insidie, né veleno per uccidere i nemici."

La fata sorrise: "So' come aiutarti!".

- "Davvero?".

Fiorellino, non rispose; sfiorò con le candide mani lo stelo della rosa e scomparve.

Sul gambo comparvero tante piccole punte acuminate che la rosa guardò senza comprendere.

Quando il bruco tentò ancora una volta di raggiungere i teneri boccioli, scappò subito via perché quelle strane punte lo trafiggevano ovunque e non tornò più.

La rosa comprese: la fata le aveva donato le spine per difendersi; pianse di gioia e ringraziò Fiorellino dal profondo del cuore. 


(F.B. settembre 1965)

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