Fata dei Fiori |
C'era una volta una rosa nata in un bosco tra alberi e cespugli.
Non aveva le spine e non sapeva come difendersi dalle insidie degli animaletti che spesso la tormentavano.
Un giorno la rosa era molto triste e per sfogare la sua malinconia, si mise a piangere.
Proprio in quel momento passava Fiorellino, la fata dei fiori, vide la rosa che piangeva e turbata da quelle lacrime, si chinò amorevolmente su di lei: "Rosellina perché piangi? ti hanno fatto del male?".
La rosa smise di piangere e la guardò meravigliata: "Chi sei bella signora bionda che mi parli con dolci parole?".
La fata carezzò con mani leggere la tenera corolla di petali: "Sono Fiorellino, la fata di tutti i fiori..., ma dimmi perché piangevi?".
La rosa chinò la corolla verso terra e pianse di nuovo: "Se tu sapessi!".
- "Dimmi, cos'è che ti tormenta?".
- "Un bruco si arrampica ogni giorno sul mio stelo per mangiare i miei fratellini boccioli, vorrei poter impedire a loro di morire, ma il buon Dio non mi ha dato gambe per correre e fuggire il pericolo, né ali per volare via dalle insidie, né veleno per uccidere i nemici."
La fata sorrise: "So' come aiutarti!".
- "Davvero?".
Fiorellino, non rispose; sfiorò con le candide mani lo stelo della rosa e scomparve.
Sul gambo comparvero tante piccole punte acuminate che la rosa guardò senza comprendere.
Quando il bruco tentò ancora una volta di raggiungere i teneri boccioli, scappò subito via perché quelle strane punte lo trafiggevano ovunque e non tornò più.
La rosa comprese: la fata le aveva donato le spine per difendersi; pianse di gioia e ringraziò Fiorellino dal profondo del cuore.
(F.B. settembre 1965)
(F.B. settembre 1965)
Foto: www.fatedeifiori.com
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