"Quando infine ho trovato il tempo di guardare dentro il cuore di un fiore,
mi si è spalancato un nuovo mondo...
come se si fosse aperta una finestra
per far entrare il sole."

(Principessa Grace di Monaco)

giovedì 31 marzo 2011

GAZANIA: UNO SPETTACOLO DI COLORI

Gazanie

La Gazania è una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae; è originaria dell’Africa e ne esistono più di 40 specie oltre ai vari ibridi.


Resistono alla siccità ed i fiori sono molto appariscenti.

La pianta si presenta con foglie filiformi verdi nella parte superiore e grigio-argento in quella inferiore.

Nei mesi caldi, dalla metà di maggio fino ai primi freddi, la pianta continua ad emettere fiori dalle diverse dimensioni dai 5 agli 8 cm a seconda della specie e con colori intensi che vanno dal giallo al rosso; i fiori mostrano tutta la loro magnificenza soprattutto se sono esposti al sole, la sera si richiudono.

La coltivazione di questa pianta deve essere fatta all'aperto sia direttamente nel terreno del giardino oppure in vaso purché esposta al sole.

In inverno se il clima è molto freddo si dovrà proteggerle dalla pioggia e dal gelo mettendole in luogo riparato e luminoso sospendendo le innaffiature; sopportano temperature minime di 5-8 °C, mentre d’estate anche se il sole è rovente non hanno problemi, ricordiamoci comunque in questa stagione di annaffiarle solo se il terreno si presenta asciutto.


La moltiplicazione della Gazania può avvenire semplicemente per divisione dei cespi, oppure si può procedere nei mesi di gennaio-febbraio alla semina, quando più di una foglia sarà spuntata si potrà provvedere alla messa a dimora.

Oltre alla facilità di coltivazione e moltiplicazione è una pianta molto resistente che raramente gli insetti parassiti invadono.

Unica accortezza è quella di non lasciarla in terreni con eccessiva umidità e mancanza di sole, perché in tal caso la pianta potrebbe soccombere per marciume radicale.

Foto: www.clamerinforma.it

mercoledì 30 marzo 2011

FIORI, SOGNI DI PRIMAVERA

Sogni di primavera

Primavera,
distese di fiori nei campi,
sulle rocce abbarbicati,
nati dalle rocce
quasi a toccare il cielo.

Fiori nati tra le rocce
In questo silenzio
si rincorrono,
sulla distesa infinita di fiori,
i miei sogni.

Rotolano,
su margherite,
campanelline,
fiordalisi dai tenui colori;
salgono sulle rocce
a salutare piccole corolle
appena nate,
tornano
con la fragranza dei fiori;
poi di nuovo a rincorrersi,
Candidi fiori di sposa
si posano
sui candidi fiori
di un bouquet da sposa,
ne sfiorano i petali
e tornano ancora
a rincorrersi su scalinate
dove conche di rame
fiorite
li accolgono;
al mio cuore
si accostano
e mi cullano,
vestiti
di una’antica dolcezza,
con l’intenso
profumo dei fiori.

I miei pensieri
si uniscono ai sogni….
e sulla distesa
infinita di fiori
li lascio
a rincorrersi….
lascio il mio
silenzio stanco
a riposare
tra il profumo di
steli fioriti.

(F. B. 2 maggio 1995)

La 1^ Foto dell'articolo è stata realizzata da: LittleCrazyButterfly
La 2^ Foto è stata realizzata da: Sciura Pina
La 3^ Foto è stata realizzata da: M_WalzEriksson

martedì 29 marzo 2011

GERBERA: COME UNA MARGHERITA MA MOLTO GRANDE ED INTENSA NEI COLORI

Gerbere

La Gerbera, pianta erbacea, proviene dall’Africa, Asia e Sudamerica ed appartiene alla famiglia delle Asteraceae, ne esistono più di100 specie.


Oltre ad essere una pianta ornamentale viene anche coltivata, a livello industriale, per la vendita dei fiori recisi; ha iniziato ad essere apprezzata solo intorno agli anni ’50.


La pianta ha foglie lanceolate e lobate disposte a forma di rosetta; i fiori larghi dagli 8 ai 12 cm, hanno lunga durata e compaiono dall’inizio della stagione estiva, li vedremo mostrarsi su lunghi steli coperti da una peluria bianca molto leggera; hanno una vaga somiglianza con le margherite, ma sono molto più grandi e soprattutto hanno vivaci colori: bianco, giallo, arancione, crema, rosa, fino ad arrivare al cremisi e al porpora.

    
Le Gerbere possono essere piantate in qualsiasi tipo di terreno e se le volete mantenere in buona salute e vederle fiorire, dovrete coltivarle in luoghi luminosi e ben aerati, la luce diretta del sole estivo nei luoghi più caldi può rovinare le foglie; attenzione ai ristagni idrici che potrebbero provocare marciumi con la conseguente morte della pianta, le innaffiature quindi dovranno essere eseguite solo se il terreno è asciutto.


Durante l’inverno la pianta non ha problemi se viene tenuta in luogo riparato da piogge e gelate, potrete ricoprirla con uno strato di foglie secche ed innaffiare solo in caso di bisogno; a temperature inferiori a 13 °C vedrete la pianta perdere tutta la parte esposta all’esterno; ma rifiorirà in primavera.  


La moltiplicazione può avvenire per divisione dei cespi nel mese di marzo, oppure tramite semina nei mesi di febbraio-marzo; le nuove piantine dovranno essere messe a dimora quando presenteranno più foglie e saranno facili da maneggiare.


È  una pianta robusta raramente attaccata da insetti parassiti, mentre può morire se l’ambiente è altamente umido e privo di luce.

La Foto dell'articolo è stata realizzata da: Mindi64 

COME COSTRUIRE UNA SERRA

Struttura di una serra da terrazzo

Durante la stagione invernale dobbiamo pensare a riparare le piante più delicate che temono il freddo e il gelo, a questo scopo sarà utilissima una serra che potremo costruire noi stessi sia per il giardino che per un terrazzo anche di dimensioni ridotte.


Serra sotto la neve
La sua costruzione è estremamente semplice: procediamo all’acquisto di assi di legno da esterno, appropriate alle dimensioni che intendiamo dare alla nostra serra, inchiodiamole tra loro formando un rettangolo o quadrato; gli estremi in basso andranno conficcati nel terreno per circa 25 cm, ai lati potrete fissare delle listarelle di legno su cui andrete a posizionare dei ripiani sempre in liste di legno o in rete d’acciaio.


Completiamo la struttura con del telo di plastica semitrasparente che andremo a fissare sulle pareti e sul tetto; se la serra è grande permetterà anche l’accesso ad una persona che potrà dedicarsi alla loro coltivazione e manutenzione anche nella stagione fredda.


Ne ho costruita una per il mio giardino semplicissima: ho utilizzato un vecchio tavolo con la struttura in acciaio, il piano che era in tek l’ho ricoperto con una tovaglia di plastica (potrete usare anche il polistirolo) ho inchiodato delle assi di legno per esterno (4 lunghe in orizzontale ai lati del tavolo, 2 lunghe sui lati lunghi del tavolo, 2 piccole ai laterali, mantenendomi all’altezza desiderata) conformandomi alle dimensioni del tavolo, alla base le ho legate saldamente allo stesso.


Ho ricoperto il tutto con della plastica trasparente pesante, lasciando la parte centrale spiovente per permettere alla pioggia di scivolare, facendo dei fori alla stessa ho fatto passare dei fili d’acciaio legandoli alle assi di legno; la parte a fronte l’ho lasciata aperta per la manutenzione; ho inserito all’interno molte piantine a rischio inverno; quando la primavera sarà finalmente tornata potrò agevolmente togliere la struttura conservandola per un nuovo inverno.


Questa mia idea potrà essere attuata anche su un piccolo terrazzo.    

1^ Foto: www.angolodipasqua.it
2^ Foto: ecospugne.altervista.org

lunedì 28 marzo 2011

EUGENIO MONTALE: PORTAMI IL GIRASOLE

Girasoli tra i rami degli alberi

Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
é dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

(Eugenio Montale - Ossi di seppia)

IL GIRASOLE: IL COLORE DEL SOLE NEI NOSTRI GIARDINI

Un girasole fa capolino nel mio giardino

Il Girasole che tutti conosciamo è una pianta annuale o perenne della famiglia delle Asteraceae; ve ne sono più di 55 specie, il suo nome deriva dal fatto che i fiori tendono a girarsi sempre verso il sole.

Il fusto semi legnoso ha portamento eretto ed  arriva ad un’altezza di circa 2 metri, le foglie verde-chiaro, sono grandi con forma ovata e margini dentellati, la superficie è ruvida.

Girasole nell'azzurro del cielo
I fiori del girasole comune si presentano, nella stagione estiva, grandi ed unici, se nascono altre infiorescenze lungo lo stelo sono notevolmente inferiori al primo, hanno un colore giallo oro con la parte centrale marrone; in altre specie il colore può essere anche porpora.

Tutte le specie possono essere coltivate in qualsiasi tipo di terreno purché siano esposte in pieno sole; le specie perenni vanno piantate nei mesi di ottobre-novembre o nel mese di aprile; quando la pianta avrà terminato di fiorire nei mesi di ottobre o novembre vanno tagliati i fusti lasciandone una piccola parte quasi a livello del terreno.

La moltiplicazione sia delle specie perenni che annuali. avviene per semina che deve essere fatta in marzo-aprile all’aperto e direttamente nel luogo prescelto, andranno messi tre semi per ogni buca.

A radicazione avvenuta in ogni buca dovrà essere mantenuta una sola pianta, quelle meno vigorose andranno estirpate.

Il girasole è stato decantato da poeti e pittori tra cui Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) e Vincent van Gogh (Vincent Willem van Gogh; Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890).

Nel linguaggio dei fiori è anche simbolo di orgoglio e allegria.  



sabato 26 marzo 2011

ORTO: CONSIGLI PER ACQUISTARE PRODOTTI DI STAGIONE

Colori e profumi per ogni stagione
Nati e cresciuti in un'epoca moderna in cui troviamo in ogni stagione, sui banchi di mercati e supermercati, tutti i prodotti dell'orto, non sappiamo più distinguere quale sia il frutto della stagione in corso.

Voglio dare un valido aiuto a chi intenda portare sulla propria tavola solo ciò che la stagione consente.

Di seguito trovate alcuni prodotti suddivisi per stagioni:

Autunno: castagne, cachi, pere Guyot e Williams, mele Stark, clementine, arance naveline, uva, patate, pomodori, peperoni, cicoria, spinaci, zucchine, sedani, cavoli, cavolfiori, cipolle, cardi, carciofi, funghi.

Inverno: mele Golden, pere Abate, arance, mandarini, clementine, patate, cavolfiori, carciofi, carote, cavoli, funghi, cicorie, finocchi, spinaci, lattughe.

Primavera: mele Golden, pere Abate e Conference, arance Sanguinello, fragole, ciliegie, carciofi, spinaci, ravanelli, zucchine, fagiolini, piselli, patate, carote, asparagi.

Estate: meloni, pesche, albicocche, fichi, angurie, susine, frutti di bosco, patate, radicchi di taglio, zucchine, fagiolini, pomodori, melanzane, peperoni, carote, fagioli, lattughe, cetrioli, finocchi.

Foto: irisgreen.it

MOSTRA DI ORCHIDEE A MONTE PORZIO CATONE

Orchidee

La Festa di Primavera dei Castelli Romani vi invita a Monte Porzio Catone ad ammirare la “Mostra di Orchidee in Centro” che avrà luogo nei giorni 8, 9 e 10 aprile 2011.

Sfumature di un'orchidea
L’esposizione si svolge lungo un percorso guidato, immersi nella bellezza non comune di questo fiore; troverete laboratori dedicati alla sua coltivazione, numerosi stand espositivi provenienti da tutto il mondo e sicuramente vi sentirete in un paese incantato diventato quasi per magia un paese-giardino, dove le orchidee si mostreranno in tutto il loro fascino di colori, sfumature screziate e varietà e naturalmente con il loro immancabile profumo; riceverete inoltre informazioni sui fiori, sulle loro specie e sulla coltivazione.

La manifestazione sarà allietata da animazioni varie e tanta musica, degustazioni gastronomiche e le cantine rimarranno aperte fino a tarda notte.


La 1^ Foto dell'articolo è stata realizzata da: Digital Cat
La 2^ Foto è stata realizzata da: Yakanama

venerdì 25 marzo 2011

ROMA: MOSTRA DELLE ORCHIDEE IN FIORE

I meravigliosi colori delle Orchidee

Interessante mostra di orchidee a Roma presso il Vivaio Horti di Veio in Via Oriolo Romano n. 10. nei giorni 25, 26 e 27 marzo 2011.

Mostra di piante dai fiori meravigliosi, che da sempre ci hanno affascinato, che vedrà presenti oltre agli appassionati anche hobbisti e collezionisti.

Potrete chiedere suggerimenti per l’acquisto della pianta più adatta all’ambiente in cui desiderate collocarla ed anche al metodo per coltivarla, troverete la massima disponibilità.

Nel giorno di sabato sarà presente un esperto che potrà consigliarvi dei prodotti biologici per la cura di queste piante.

Domenica, nella mattinata, verranno eseguite da esperti fioristi delle composizioni floreali naturalmente con le orchidee e alle ore 17.00 l’orchidea che i visitatori avranno votato per la sua bellezza, verrà premiata.

Sabato e domenica dalle ore 12.00 fino alle ore 14.00 si potrà partecipare gratuitamente ad uno spuntino sul prato.

L’orario di apertura della mostra è alle ore 9.00 e proseguirà fino alle ore 19.00, l’ingresso è gratuito e potrete trovare anche un parcheggio interno.


Foto: www.dailyblog.it

giovedì 24 marzo 2011

IL GIGLIO: ELEGANZA ED INTENSO PROFUMO

Gigli di Sant'Antonio

Il giglio (Lilium) appartiene alla famiglia delle Liliaceae, è originario dell’Europa, Asia e Nord America; sono oltre 80 specie perenni e la loro coltivazione risale a più di 3500 anni.

Le piante variano in altezza da 80 cm a 2 metri e sono utilizzati anche come fiori da recidere; la loro coltivazione è varia in quanto possono essere piantati in giardino a gruppi o solitari, fra gli arbusti, nei giardini rocciosi o essere semplicemente posti in un vaso sul nostro balcone; vanno messi a dimora nei mesi che vanno da ottobre a marzo in posizione a mezzombra al riparo dai venti; crescono bene nei terreni acidi, solo alcune varietà sopportano i terreni calcarei tra queste  ricordiamo il Lilium candidum e il Lilium Henryi, comunque nell’acquisto fatevi consigliare dal vostro vivaista.

In attesa che il mio giglio fiorisca
In molte specie di gigli la moltiplicazione avviene naturalmente in quanto producono due o più bulbi ogni anno che andranno ripiantati; se invece li seminiamo dobbiamo procedere nei mesi di settembre-ottobre usando delle cassette, quando le piantine saranno abbastanza cresciute potranno essere piantate a dimora mantenendo una distanza di 12 cm da pianta a pianta.

Le foglie di questa pianta si presentano lanceolate e disposte intorno ad un fusto eretto formando quasi un palco; i fiori bianchi, profumatissimi, a forma di calice fioriscono in giugno-luglio, si presentano con tre petali e tre sepali (foglie modificate che fanno parte del calice), spesso formano gruppi di numerose infiorescenze; abbiamo detto che il fiore è bianco ma se ne possono trovare anche di diversi colori, il profumo è sempre lo stesso; tra i bianchi menzioniamo il tipico Giglio di Sant’Antonio (Lilium candidum) le cui corolle bianche hanno un profumo intensissimo.

1^ Foto: www.omero.it

CINERARIA MARITTIMA: UNA PIANTA ORNAMENTALE PER TUTTO L'ANNO

Cineraria Marittima in vaso

Se desiderate che il vostro giardino rimanga bello anche d’inverno vi consiglio una pianta particolare la Cineraria Marittima (Senecio Maritima).

È un arbusto cespuglioso i cui steli eretti sono molto ramificati.

Fiorellini della Cineraria
Le innumerevoli foglie si presentano grasse e coriacee molto incise e lavorate coperte da una densa peluria tra il bianco e l’argento; da giugno a settembre sbocciano dei minuscoli fiorellini di colore giallo-dorato riuniti in pannocchie con un’ampiezza di 2,5 cm circa, ma la parte veramente ornamentale è costituita dalla bellezza della pianta e non dall’infiorescenza.

Ho notato che in inverno anche sotto la neve la pianta rimane intatta e bella, sembra quasi un minuscolo abete e le foglie con il freddo assumono un colore grigio-verde molto ornamentale.

È perenne ed è diffusa in tutta l’Europa meridionale e nell’America del Nord; nei luoghi marini è facile trovarla su pietre e muretti; in Italia si trova sulle coste tirreniche e sulle isole maggiori.

L’esposizione migliore è in pieno sole, in qualsiasi tipo di terreno dove dovrà essere collocata nel mese di maggio, se esposta al vento munitela di sostegni; non teme la siccità né la salinità dei luoghi marini.

Le specie annuali e biennali si seminano da maggio a luglio in cassette riempite con una composta per semina, appena faranno capolino i primi germogli si potranno trasferire in piccoli vasi, non superiori agli 8 cm, in posizione ombreggiata. La collocazione definitiva dovrà avvenire in primavera.

Le specie arbustive vanno piantate in ottobre-novembre o in marzo-aprile preferibilmente al sole, nel primo anno dovranno essere cimate più volte le punte in vegetazione per permettere alla pianta una maggiore ramificazione.

Nelle specie perenni si procede alla divisione dei cespi in aprile-maggio, piantando direttamente nel luogo prescelto.

Cineraria nel mio giardino
Nei mesi di luglio e agosto si può procedere alla moltiplicazione per talea; si prelevano dai germogli laterali porzioni di rami di 8-10 cm e si possono piantare o direttamente a dimora (questo è un mio personale esperimento riuscitissimo) o in una cassetta con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, quando le piantine saranno radicate potranno essere messe a dimora nei mesi di aprile-maggio.

La potatura è molto semplice: nelle specie arbustive vanno tolti i fiori appassiti e i rami danneggiati, mentre per quelle destinate a siepi non si deve ricorrere ad una potatura regolare ma in autunno vanno asportati i rami fioriferi partendo dalle foglie più alte.

In medicina le foglie sono impiegate per curare le infiammazioni delle palpebre e della congiuntiva dell’occhio. 


1^ Foto: www.sguardonelverde.com
2^ Foto: jouet.roger.free.fr

mercoledì 23 marzo 2011

NARCISO FIORE DI PRIMAVERA

Narcisi sbocciati nel mio giardino

Nel mio giardino dove il gelo invernale ha distrutto i fiori più delicati, è tornato a fiorire con il suo colore del sole il Narciso; ma ne esistono anche di altri colori: bianchi, rosa, scarlatti e arancio.

Questo fiore è originario dell’Europa e dell’Asia e comprende molte varietà bulbose.

In Italia è diffuso il Narciso selvatico detto anche Fiore di maggio.

I fiori si presentano con foglie lanceolate verde chiaro, gli steli vanno dai 20 ai 50 cm e i boccioli hanno un perigonio imbutiforme che termina con 6 lobi.

Si utilizzano sia nei giardini in terreni fertili e in posizione parzialmente ombreggiata, che nei vasi per abbellire i nostri balconi.

Si possono moltiplicare togliendo il bulbo dal terreno e staccando i bulbilli che andranno ripiantati immediatamente, la fioritura avverrà dopo circa 1-2 anni; si può procedere anche al metodo della semina, ma in questo caso li vedremo fiorire dopo circa 3-7 anni.

Nel periodo che va dalla primavera all’estate i narcisi debbono essere annaffiati frequentemente se il terreno si presenta secco. 


La leggenda narra che un bellissimo giovane di nome Narciso andava tutti i giorni ad ammirare la propria bellezza nelle acque di un lago. Un giorno talmente affascinato di sé, si sporse troppo e cadde nel lago morendo annegato. Nel luogo in cui era caduto spuntò un fiore a cui venne dato il nome di narciso.

LA RICETTA PER PREPARARE UN OTTIMO NOCINO

Il Nocino un gustoso digestivo

Questa che vi propongo è la ricetta del Nocino, non è la classica ricetta di questo liquore ma è quella che faceva mia nonna.

Le noci debbono essere raccolte quando ancora non sono mature e precisamente tra il 19 e 25 giugno.

Ingredienti:

33 noci (se ne mettete di meno o di più ricordatevi che devono essere sempre dispari);
1 litro di alcool a 95°;
5 litri di vino bianco;
1 Kg di zucchero

Preparazione:

Tagliate le noci in quattro parti e mettetele in un capace contenitore di vetro con l’alcool, sciogliete lo zucchero nel vino e aggiungete il tutto alle noci.

Fate riposare in piena luce all’aperto per 40 giorni.

Passato il periodo filtrate bene e imbottigliate: è così pronto un buonissimo digestivo.

martedì 22 marzo 2011

QUANDO UN ALBERO MUORE

Alberi: respiro del Mondo

Due alberi di ciliegio, uno molto vecchio e l’altro più giovane, conversano tra loro:

Il primo a parlare è l’anziano albero che si rivolge al suo giovane vicino:

- Sai, ti ho visto piantare accanto a me ed ho seguito giorno per giorno la tua crescita.

- Sono felice di aver raggiunto quasi la tua altezza; prima quando ero alto appena qualche palmo, sentivo gli uccellini cinguettare sui tuoi rami, il pigolio dei nuovi nati… e ti ho invidiato.

- Invidiato! Perché?

- Avrei voluto anch’io sorreggere tra i rami un nido; proteggere tra le mie fronde i nuovi nati; ma gli uccelli sembravano non vedermi, soltanto qualche piccolo che tentava il primo volo a volte cadeva tra i miei rami.

- Anch’io quando ero giovane come te, ho desiderato la compagnia degli uccellini, ma ora sono vecchio e malato, vorrei tanto vedere una nuova gemma spuntare dai miei rami per sapere che ancora non è giunta la fine; ma le primavere passano una nuova è alle porte ed ancora nessuna gemma è sbocciata…

- Ma che dici? Ora che finalmente ti ho raggiunto pensi alla morte invece di farmi buona compagnia? Ti sono forse antipatico?

- No, non mi sei antipatico e vorrei tanto poter restare, perché ricordati che noi siamo il respiro del mondo e se un albero ancora in buona salute viene tagliato è un male perché per ogni albero che muore la Terra perde un po’ di salute. 

Ma io sono malato e chi mi dovrà tagliare, pensando al bene dell’aria che ci circonda, ha piantato te; non sarai comunque solo perché quanto i tuoi rami cresceranno di più raggiungerai quella finestra che ti sta di fronte ….. la vedi?

– Sì, ebbene?

– Là dentro ci sono due bambini, ti faranno compagnia con le loro voci, giocheranno con te nascondendosi tra i tuoi rami….

L’albero giovane lo interrompe:

- Guarda, c’è il nostro padrone che si avvicina con un altro uomo… chi sarà e cosa portano in mano?

-  Il nostro padrone è con un amico che porta una sega meccanica, la conosco perché l’ho vista altre volte e credo di sapere a cosa servirà.

Albero tagliato
I due uomini si avvicinano al vecchio albero e dopo averlo assicurato ad una fune iniziano a segare.

L’anziano albero si rivolge al suo piccolo amico: - La mia fine è prossima, ma se il mio legno sarà utile a qualcuno, anche solo per scaldare un focolare, sarò felice della mia sorte, tocca a te ora prendere il mio posto ed accogliere i nidi perché la primavera è prossima; ma soprattutto non dimenticare che il tuo verde, il tuo respiro, il tuo vivere per tanti anni sarà una piccola parte del polmone del Mondo! 

Con un tonfo, senza un gemito, il vecchio albero cade a terra, i suoi rami sembrano tendersi ad abbracciare il cielo.
      
(F.B. settembre 1965)


La 1^ Foto dell'articolo è stata realizzata da: Trinity
La 2^ Foto è stata realizzata da: Cmdr Gravy

FIORDALISO, PICCOLO FIORE NELL'OBLIO

Farfalla su un fiordaliso

Primavera nel verde dei prati,
prime gemme,
tepore di sole,
cammino
e il mio sguardo
raccoglie il sorriso dei fiori.

Ali di farfalle in volo,
fragili
come i sogni
e sul bordo di un campo
un lembo di cielo:

Sbocciato al tiepido sole,
sei come la speranza
vestito d’infinito
e come un sogno lontano
colgo il tuo colore,
il tuo profumo.

Lascio ai campi
lo stelo fiorito
non voglio frantumare
la leggerezza
di quel velo d’azzurro
nelle mie nude mani.

Fiordaliso,
fiore di campo dimenticato,
ti raccolgo nell’anima:
in questo mondo di cemento
sei un piccolo
ultimo fiore.

(F.B. 20 marzo 2011)


La Foto dell'articolo è stata realizzata da: Equipaje
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